Lavorare a casa con un diavoletto della Tasmania non è semplicissimo.
La mattina è trascorsa al ritmo di “Mattia non si fa” mentre vivevo con successo il mio momento da Desperate Housewife, per passare con maestria a Masterchef preparando una delicatissima pasta panna e salmone formato famiglia perché la sopravvivenza prevede almeno tre chili in più per questa estate 2020 – e l’essere schizzinosa non è ammissibile nemmeno a una come me a cui la pasta non piace – per finire al Cirque de Soleil mentre cammino per la cucina con il passeggino per far addormentare velocemente Mattia e intanto sparecchio, riempio la lavastoviglie e mi faccio un meritatissimo caffè.
Poi inizia il mio pomeriggio di lavoro, in silenzio, accompagnata dal suono delle tastiere che si mixano perfettamente alle imprecazioni di Piero seguite dai miei “shh” incazzosi.
Tempo di lavoro per una mamma freelance in smartworking obbligatorio? 1 ora e mezza….
Ma l’ovetto Kinder salverà a sorpresa il mondo e, forse, il mio stipendio
#iorestoacasa ma poi voglio un weekend in solitudine ♥️
Rispondi