Durante l’ultima lezione con i ragazzi del corso di formazione sull’utilizzo corretto dei social, ho parlato loro di una cosa che spesso viene sottovalutata, ovvero il NOME che la tua azienda, progetto o prodotto deve avere.

Capita di partire in quarta, spinti dall’entusiasmo, ma poi bisogno fare i conti con la dura realtà: un’azienda che ha già quel nome, un competitor ha chiamato il suo prodotto allo stesso modo e così via.
Ecco allora alcuni suggerimenti per creare un naming valido.
Iniziamo a capire come l’approccio del naming sia fortemente orientato a consentirti di ottenere alcuni risultati concreti, come quelli costituiti dalla possibilità di posizionarti all’interno del tuo settore in modo competitivo e innovativo. Da dove partire?

La ricerca
Il primo step dovrà essere l’analisi del tuo settore e di quello che sarà il panorama nel quale andrai ad inserirti. Non puoi, infatti, andare “allo sbaraglio” pensando di essere da solo e di non doverti confrontare con nessuno. Ogni azienda, e anche la tua startup, dovrà sempre avere a che fare sia con i competitor sia con una clientela, la quale andrà targetizzata a priori, in modo da sapere su quali caratteristiche si dovrà puntare anche nella ricerca del nome. Inoltre, cosa ovvia ma da ricordare, non potrai utilizzare un nome già esistente.
Proposte e brainstorming
Il passaggio successivo è costituito dalla formulazione di alcune proposte. I creativi, o chi si occuperà del naming, “metteranno in tavola” diversi nomi, inizialmente quasi senza pensarci. Ci si farà ispirare dal “proprietario” del progetto/start up, dalle caratteristiche, ma anche da ciò che il mercato potrà richiedere in quel momento, cercando, allo stesso tempo, di trovare un nome che possa resistere negli anni. Solo successivamente si passerà a selezionare i nomi che potranno risultare più adatti e che potrebbero diventare quelli definitivi.
Attenzione all’originalità
Nell’iniziare il processo di selezione dei nomi, si dovrà valutare il fattore originalità. Ad esempio verrebbe da pensare di chiamare la propria attività semplicemente con il proprio nome e cognome. Per emergere invece è fondamentale essere del tutto originale, deve essere pensato appositamente per te e dovrà calzarti a pennello per consentirti di dimostrare la tua identità.
L’importanza della lingua
Una cosa assolutamente da tenere in mente: un nome che sia difficile da pronunciare, che possa essere storpiato o che abbia un significato ambiguo non sarà assolutamente adatto a renderti vincente. Inoltre attenzione alla valenza: non deve avere o ricordare aspetti negativi o momenti storici negativi.
Prove e valutazioni
Ultimo importante step: il nome, prima di essere scelto in modo definitivo, verrà provato. Come? Si faranno dei test sia relativamente al tuo mercato di riferimento sia a livello generale. Ad esempio, si proverà a proporlo ad una stretta cerchia di consumatori, chiedendo quali potrebbero essere le sensazioni che esso provocherà e cercando di capire se esso possa, o meno, funzionare a livello concreto. Solo dopo aver effettuato tutta questa serie di test sarà possibile passare al “lancio” del tuo nome, o di quello del prodotto che vorrai promuovere.
Come puoi notare, il processo dedicato al naming è tutt’altro che banale e richiede una buona dose di professionalità. Un suggerimento? Per aver successo punta a un nome:
- corto
- memorabile
- pronunciabile
- gradevole
Insomma, il tuo nome deve essere una garanzia, una firma con la quale partire poi con la tua comunicazione.