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a ognuno il suo hashtag

A ognuno il suo hashtag

Per chi non lo conoscesse, l’hashtag è il cancelletto che precede una parola, senza spazio, all’interno dei post sui social. Ma lo sai usare correttamente? Esistono poche semplici regole da seguire per non sbagliare e te le racconto qui sotto.

Faccio solo un piccolo passo indietro per specificare il suo significato, che deriva dall’unione di due parole così tradotte:

  • Hash, cancelletto
  • Tag, etichetta

Ma a cosa serve?
Oltre a contestualizzare l’argomento di cui parli, chi cercherà un determinato argomento sui social troverà anche il tuo contenuto tra i risultati, ma solo se li inserisci correttamente. Infatti, uno dei problemi principali è che nella loro semplicità, ogni social ha delle proprie regole e se non le conosci rischi di sbagliare.

Il primo consiglio che sento di darti è che in nessun caso un muro di hashtag funziona, peggio ancora #frasi#scritte#in#questo#modo. Questo genera solo confusione e non porta visibilità ai tuoi contenuti.

Prima regola: scegli quelli giusti

Parti da una piccola ricerca su quali sono gli hashtag utilizzati nel settore, quelli più pertinenti per te e per il tuo target di riferimento e individua quelli più ricercati e con più followers. ATTENZIONE: non pensare che più ne usi più successo avrai, usarne tanti generici e scollegati dal tuo contenuto, non darà alcun valore al post.

il giusto hastag

Seconda regola: individua il numero giusto da pubblicare

Tra le domande più comuni ci sono “Quanti hashtag posso utilizzare?” “Posso copiare e incollare quelli individuati su tutti i miei canali social?

Tra le mie risposte più rapide c’è “Dipende dalla piattaforma” e “No”, ma spieghiamole meglio. Come dicevo ogni piattaforma ha delle sue regole ad es:

  • il numero di caratteri a disposizione (vedi Twitter)
  • la presenza maggiore di profili privati (vedi Facebook) poco utili per la possibilità di estendere la propria reach.
  • le community che nascono intorno a un argomento specifico (vedi Instagram)

Ecco perché copiare e incollare non porta a nulla, oltre a essere strategicamente sbagliato. Su Facebook o Twitter concentrati su 1 o 2 hashtag che diano enfasi all’argomento o che fanno riferimento a un evento specifico sulla quale vuoi spingere l’interazione, come #Sanremo2022 o #SanValentino e via dicendo.

Il discorso, ovviamente, cambia per Instagram in quanto nascono delle vere e proprie community con diverse finalità, ad esempio la promozione di un territorio o tutto ciò che riguarda moda, design, food ecc ecc. Qui abbiamo a disposizione 30 hashtag, ma è stato dimostrato che utilizzare un massimo di 10 pertinenti è una strategia migliore e genera un engagement superiore.

Terza regola: controlla prima di pubblicare

Forse non lo sai, ma esistono i cosiddetti hashtag spam, soprattutto su Instagram, che non danno un valore aggiunto al tuo account, al contrario lo penalizzano. Proprio per questo motivo per la tua strategia è fondamentale non pubblicarli.

Fai un check prima di pubblicare il post, accertandoti che l’hashtag che vuoi utilizzare sia effettivamente collegato all’argomento e che non porti, invece, a dei risultati che “sporcano” il tuo profilo. Puoi utilizzare diversi tool per una corretta hashtag analytics, tra cui:

Ritetag: offre diverse statistiche utili come la distribuzione geografica e gli account più popolari con maggior engagement.
Hashtagify: indica quali sono i top hashtag relativi a uno specifico settore, le parole chiave correlate e ti permette di fare analisi dettagliate per identificare trend e account popolari.
Keyhole: ha diverse funzioni come “hashtag analytics” e “hashtag tracking”, entrambe basate su dati raccolti in tempo reale.

Ultima piccola regola è fai attenzione all’ortografia, la fretta sicuramente non ti aiuterà ad avere successo nella tua strategia hashtag sui social.

Sei pronto a migliorare la tua presenza sui social? Fammelo sapere

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